Il cristianesimo e l’idea di sacrificio

Atti del secondo Convegno annuale in memoria di Pietro Lombardini

Il sacrificio costituisce l’atto religioso per eccellenza del rapporto con Dio in numerose tradizioni religiose. Basti ricordare i sacrifici umani praticati nell’antica Grecia e fra gli Incas in America, quelli di animali praticati in Israele fino alla distruzione del Tempio nel 70 d.C., ma anche l’interpretazione cristiana della morte in croce di Gesù come sacrificio offerto a Dio e ripresentato nella liturgia eucaristica, e alla spiritualizzazione del sacrificio avviata già nel Primo Testamento e proseguita nel Nuovo. Dai Veda indiani all’attuale Messale romano, in cui tale terminologia ritorna costantemente, attraversando società tradizionali e moderne, i sacrifici hanno un nucleo e una logica comuni?

Gli autori:

Roberto Mancini è professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Macerata, dove presiede il corso di laurea in Filosofia ed è vice preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Enrico Mazza, liturgista, ha insegnato all’Università Cattolica di Milano, al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e allo Studio Teologico di Reggio Emilia.

Giuseppe Pulcinelli è docente di Sacra Scrittura alla Pontificia Università Lateranense e insegna materie bibliche alla Pontificia Università Gregoriana.

a cura di: 
Brunetto Salvarani, presidente della Fondazione
 

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